VEDIAMO BREVEMENTE DI COSA SI TRATTA:
La bonifica dell’amianto è un processo essenziale per prevenire l’esposizione e le malattie correlate all’amianto. Vediamo di cosa si tratta:
- Cos’è l’amianto? L’amianto, noto anche come asbesto, è un gruppo di minerali formati da silicato di magnesio, calcio e ferro. Questi minerali hanno una struttura fibrosa e possono suddividersi in fibre sempre più sottili. L’amianto è stato ampiamente utilizzato in passato per la sua duttilità, bassi costi di produzione e resistenza al calore, alla trazione e all’usura. È stato impiegato in edilizia, nei mezzi di trasporto, nell’industria siderurgica e in molti altri settori.
- Perché è necessaria la bonifica? Le fibre di amianto, quando inalate o ingerite, possono causare gravi danni alla salute umana. Per prevenire l’esposizione e le malattie legate all’amianto, è fondamentale rimuoverlo dagli ambienti contaminati. La bonifica consiste nel mettere in sicurezza i siti contaminati da amianto incapsulando o rimuovendo ogni manufatto.
- Situazione in Italia: Fino alla fine degli anni ’80, l’Italia è stata uno dei maggiori produttori europei di amianto. Solo nel 1992 è stata vietata la produzione di questo minerale. Tuttavia, a tutt’oggi, circa 40 milioni di tonnellate di amianto sono ancora presenti nel territorio italiano. Solo 500.000 tonnellate sono state bonificate finora. L’amianto è associato a diverse malattie, tra cui il mesotelioma e l’asbestosi.
- Differenza tra bonifica e smaltimento: La bonifica dell’amianto riguarda la messa in sicurezza dei manufatti contenenti amianto senza rimuoverli, mentre lo smaltimento comporta la rimozione e la corretta gestione dei materiali contenenti amianto.
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